27 July 2011

Noa's concert in Segesta (Sicilia, Italy)

This post is dedicated to Mariangela, Maurizio,
Anastasia, Danil, Aleksander and Nadia with endless love.





La grande interprete israeliana, donna di pace dai mille passaporti (nata in Israele da genitori yemeniti, vissuta fino a 17 anni negli Stati Uniti e poi trasferitasi a Tel Aviv), rende omaggio alla canzone napoletana d’autore, dalle villanelle del ‘400 a Roberto Murolo, portando alla luce le vie segrete che legano il Sud d’Italia al Medio Oriente.
Noa stessa racconta così la sua folgorazione Napoli: «Israele e Napoli: tante persone in una piccolissima area, popoli migranti che trovi ovunque nel mondo, salpati per mare sui “bastimenti” per scampare alle guerre, agli incendi, ai saccheggi, ma con il pensiero comunque sempre rivolto alla propria casa. Zion o Napoli: c’è sempre questa voglia ‘e turnà!’ E poi, il fortissimo senso dell’ironia, che è diretta conseguenza della sofferenza. Prendi una canzone come “Tammurriata nera”, dramma umano di una donna intrappolata: tutti ridono del bambino nero ma lei vive una tragedia. Esattamente come una storia yemenita che mi cantava mia madre…»


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