omenica 20 agosto, ore 21.30, Palais di Saint Vincent - AO
Per informazioni, prevendita e prenotazione biglietti:
Castello Reale di Sarre, punto IAT - tel e fax 0165.257854
I biglietti acquistati per il concerto del 25 luglio non utilizzati, dovranno essere cambiati, senza alcun sovrapprezzo, presso il punto IAT o direttamente alla cassa il giorno stesso del concerto. Il 20 agosto 2006 la
n attesa del nuovo compact disc, Noa racconta di passioni e di pace
Achinoam Nini, che in ebraico significa sorella di pace, meglio conosciuta come Noa, si presenta esile e determinata, è capace di lasciarsi affascinare ma allo stesso tempo resta lucida nell'analizzare e decidere. Oltre che per la voce duttile e morbida, è molto nota per il suo impegno a favore della pace e dell'unione tra i popoli, che la porta a sostenere molti enti e associazioni, come Peres Center for Peace - Children's Health, Children Action, Food and Agricultural Organization of the UN, Geneva Initiative - Ending the Israeli Palestinian Conflict, The People's Voice, Peace Now, TA'AYUSH - Arab Jewish Partnership.
«Ho iniziato ad amare la musica napoletana - racconta Noa - soprattutto grazie ai miei amici del sud Italia, non solo musicisti ma anche molte persone con cui lavoro. Amo molto il sud Italia, per me nelle canzoni napoletane c'è un sentimento universale: si parla ad esempio di emigranti. Tutto sommato anch'io vengo da una famiglia di emigranti che si è trasferita in America ma ha sempre sognato di tornare a casa. La musica napoletana per me è bellissima: abbiamo scelto le canzoni innanzitutto in base alla musica. Ne abbiamo ascoltate tantissime, antiche e nuove, dal Cinquecento-Seicento fino agli anni Sessanta di Murolo. Ascolto molto la musica di Gilda Mignonette, Roberto Murolo, Fausto Cigliano. Per me questo progetto è molto importante. E' un regalo per l'Italia e anche per me».
La cantante israeliana, che è tornata in patria solo dopo i sedici anni per assolvere l'obbligo militare, ha una grande opinione del nostro Paese: «L'Italia è la mia seconda casa, è sul mare come Israele: abbiamo entrambi un animo mediterraneo. Grazie all'Italia, ai Solis String Quartet ed a Pompeo Benincasa (suo manager italiano, ndr) - racconta Noa - ho un punto d'appoggio per realizzare le mie attività di pace, per instaurare collaborazioni con artisti palestinesi e arabi, cosa che in Israele non sarebbe possibile. Israele è costituito da gente che parla lingue diverse, che è tornata lì da paesi diversi. Fondamentalmente è costituito da due popoli che devono imparare a vivere insieme. Siamo in un momento di transizione, stiamo costruendo e ci vuole tempo. Si può trovare una soluzione pacifica con i Palestinesi, si può lavorare in pace con i Libanesi: non lo si può fare con organizzazioni terroristiche come Hezbollah. E' una forza diabolica che ha come scopo quello di distruggere Israele. A questo punto è necessaria una forza internazionale che possa eliminare Hezbollah».
L'attività pacifista di Noa prosegue di pari passo con la sua musica. «Il nuovo compact disc comparirà l'anno prossimo - ha detto - perché ho bisogno di prepararmi. Ho iniziato ad amare la musica napoletana soprattutto grazie ai miei amici del sud Italia, non solo musicisti ma anche molte persone con cui lavoro. Amo molto il sud Italia, per me nelle canzoni napoletane c'è un sentimento universale: si parla ad esempio di emigranti. Tutto sommato anch'io vengo da una famiglia di emigranti che si è trasferita in America ma ha sempre sognato di tornare a casa. La musica napoletana per me è bellissima: abbiamo scelto le canzoni innanzitutto in base alla musica. Ne abbiamo ascoltate tantissime, antiche e nuove, dal Cinquecento-Seicento fino agli anni Sessanta di Murolo. Ascolto molto la musica di Gilda Mignonette, Roberto Murolo, Fausto Cigliano. Per me questo progetto è molto importante. E' un regalo per l'Italia e anche per me».
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