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Noa: quando il blu tocca il blu…
In tour in Italia con il suo nuovo ed intenso "Blue touches blue", dedicato al luogo dove il cielo si incontra con il mare e dove stanno racchiusi i sogni.
"Per un certo periodo è stato assolutamente fuori moda cantare in una maniera che fosse bella … solo Barbara Streisand, Ella Fitzgerald e Joni Mitchell hanno avuto il coraggio di farlo… e, per quanto mi riguarda, io vado pazza per la bellezza": lo dice Noa, dea che non sa rinunciare a difendere il suo amore per la bellezza e per la pace, ciò che permette alla vita di essere degna e bella. Un amore racchiuso nel suo nome: Noa significa "sorella di pace", e lei ne va fiera. A portare il suo stesso nome è del resto anche la prima "femminista" della Bibbia, una donna coraggiosa che si fa restituire da Mosé il terreno lasciatole in eredità dal padre e immediatamente sottrattole. Come dire? Cantare in modo bello non è solo questione di stile, ma di cuore e energia.
"Blue touches blue"
L'album, noto al grande pubblico soprattutto per la poeticissima e delicata "Beautiful that way", tema della colonna sonora di "La vita è bella" cantata nella sua performance sanremese, è prodotto da Mike Hedges (Cure, Siouxsie and the Banshees, Manic Street Preachers).
Noa torna a cantare ed incantare dopo 4 anni di silenzio ("Calling" è del '96), e lo fa con un album dal titolo anch'esso poeticissimo, coerentemente con le incantate atmosfere dell'intero CD.
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