Un omaggio alla città di Napoli e alla sua musica immortale. Con questo spirito, la cantante israeliana Noa con l’immancabile accompagnamento dei Solis String Quartet e di Gil Dor si presenterà a Catania il 19 febbraio per la XXX Stagione di concerti di Catania Jazz.
Il percorso iniziato dalla cantante tanti anni fa e culminato prima in “Napoli-Tel Aviv”, processo di interiorizzazione e traduzione in ebraico dei classici melodici vesuviani, e poi in “Neapolis” del 2011, trova così il suo logico compimento con l’arrivo al Lirico napoletano della scugnizza israelo-yemenita, voce tra le più prestigiose del panorama internazionale.
In “Noapolis” i classicissimi più famosi come “Torna a Surriento” trovano nuova vita, così come il melodico contrappunto di “Era de maggio”, l’affondo feroce di “Sia maledetta l’acqua” e la tenerezza di “Nonna nonna” per la prima volta in lingua ebraica. Al contempo il Solis String Quartet costruiscono trame delicate, cameristiche e mai snob infondendo alle canzoni popolari nuova linfa vitale che resiste al logorio del tempo.
NOA - Nata in Israele da genitori yemeniti, dall’età di un anno e sino al compimento dei 17 anni, Noa cresce negli Stati Uniti. A 17 anni decide di conoscere per la prima volta il paese dov’era nata, così viaggia in Israele, dove incontra un giovane laureando in medicina, per amore del quale decide di trasferirsi definitivamente a Tel Aviv. Noa decide di iscriversi alla Rimon School di Tel Aviv, fondata dal chitarrista Gil Dor, per perfezionare le sue conoscenze di pianoforte e chitarra. Sarà proprio Gil Dor a notare le straordinarie doti vocali della giovane yemenita e a proporle un concerto in duo nel 1991 al Festival Jazz di Eilat. Il successo è clamoroso, tanto che i concerti del duo si moltiplicano. Nell’ottobre del 1994 canta in Piazza San Pietro alla presenza del Papa e di oltre centomila persone la sua “Ave Maria”. La sua carriera artistica l’ha vista in questi anni collaborare e duettare con artisti del calibro di Santana, Stewie Wonder, Joan Baez, Johnny Clegg, Khaled e al tempo stesso si è sempre intrecciata alle vicende del suo Paese: dal concerto ad Oslo per gli accordi di pace con Rabin e Arafat, al concerto stesso nel quale il leader israeliano venne assassinato, al concerto in sua memoria alla Casa Bianca con Bill e Hillary Clinton. Recentemente ha ricevuto il Premio Carosone per il lavoro che da anni conduce sui testi della canzone napoletana d’autore.
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