Carlo Fava e Noa, telepatia d'amore (by www.kataweb.it )
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VERSO SANREMO 2006 - Tanto amore nei testi delle canzoni in gara
Anche quest'anno all'Ariston i mali del mondo trovano poco spazio nei testi delle canzoni e cuore continua a fare rima con amore (www.lanazione.quotidiano.net) ROMA, 9 febbraio 2006 - Il Festival di Sanremo comincia a prendere forma e iniziano a circolare le prime indiscrezioni sui testi delle canzoni in gara. Anche quest' anno a Sanremo i mali del mondo trovano poco spazio nei testi delle canzoni dove cuore continua a fare rima con amore. Con qualche eccezione: quasi inevitabile che la guerra sia uno dei temi di 'Dove si va', il brano cui I Nomadi tornano al festival dopo 35 anni. In 'Liberi di sognare' Gianluca Grignani dice 'noi che non siamo eroi, quelli che la vita è lacrime e sappiamo dire noi se non è umano', mentre, in un testo di alto livello, Carlo Fava e Noa cantano di 'disordine mondiale' e 'fine del mese, tanto per fare un discorso in generale'. Dopo il mondo dei 'bambini che fanno oh', Povia scopre quello dei piccioni:, 'perchè il segreto è volare basso e un piccione vola basso e per questo non lo sopporto' come canta in 'Vorrei il becco'. Anna Oxa chiede e ottiene che il suo sia l' unico pezzo che la stampa non ha ascoltato: Dolcenera in 'Processo a me stessa' si concede un 'vaffa', inteso come luogo dove ogni tantosi viene spediti dalla vita. |
I testi di Sanremo. Viva l'amore!
di Mattia Bianchi/ 10/02/2006 Un'edizione che si presenta senza un grande favorito della vigilia, con un cast costruito tentando di andare incontro ai gusti del pubblico televisivo, pieno di echi di melodie familiari. Le anticipazioni dei testi dei brani in gara. Un'edizione che si presenta senza un grande favorito della vigilia, con un cast costruito tentando di andare incontro ai gusti del pubblico televisivo, pieno di echi di melodie familiari, poche aperture nei confronti dei temi più scottanti dell'attualità e un girone giovani dove ci sono alcune delle cose migliori della rassegna (Cristicchi, Ameba 4, Ivan Segreto. In sintesi può essere questo il giudizio ricavato dai brani in gara, che oggi, con l'eccezione di quello di Anna Oxa, che ha preteso il segreto attorno alla sua performance, sono stati fatti ascoltare alla stampa dal direttore artistico Gianmarco Mazzi. Tra i protagonisti più attesi c'è Povia, grazie allo strepitoso successo dei "Bambini fanno oh". Il brano in gara si intitola "Vorrei avere il becco", si parla di piccioni, ma la struttura degli accordi e della melodia è piu' o meno la stessa dei "Bambini fanno oh". Povia ce l'ha con chi ha "paura che l'amore è un inganno, ... perch‚ il segreto è volare basso e un piccione vola basso e per questo non lo sopporto". Alex Britti ha un pezzo interessante, "...solo con te", con l'arrangiamento firmato da Geoff Wesley, che ha lavorato con Battisti, con uno swing discreto e l'intenzione evidente di tentare nuove soluzioni stilistiche. "Liberi di sognare" è l'omaggio di Gianluca Frignoni agli Oasis che non sembra destinato a riportarlo ai fasti degli esordi: "quelli come noi che non siamo eroi e sappiamo dire se non è umano" sono i protagonisti della canzone. C'è, chi indica in Ron uno dei favoriti per la vittoria finale, ma il suo brano tocca il cielo solo nel titolo, "L'uomo delle stelle". Luca Di Risio è uno degli idoli delle teen ager: "Sparirò" è una ballata che sembra presa dal repertorio delle boy band. "L'alfabeto degli amanti" non racconta nulla di nuovo di Michele Zarrillo, che resta in bilico tra Baglioni e la Real World secondo Mango. Tra le donne, detto del mistero attorno alla performance di Anna Oxa, il personaggio televisivamente più in vista è Dolcenera, che tra parentesi due anni fa ha vinto tra I giovani. "Com'è straordinaria la vita" ha buone chance per la gara: c'è molta furbizia dietro la voce roca, l'atteggiamento "molto rock" e persino un "vaffa" nel testo. Simona Bencini, corona un sogno tornando al festival da solista, dopo esserci stata con I Dirotta su Cuba: "Tempesta" lo ha scritto Elisa pensando alla vocazione soul di Simona. Nicky Nicola! torna dopo la bella affermazione dell'anno scorso: la sua è una delle voci più belle del festival, "Lei ha la notte" una ballata scritta su misura. Anna Tatangelo e Spagna rappresentano l'anima più tradizionale di Sanremo, quella dei ritornelli "core in mano" e dei tormenti d'amore. "Essere una donna" e "Noi non possiamo cambiare" sono I titoli delle loro canzoni. Nella categoria gruppi spicca Mario Venuti insieme agli Arancia Sonora:, "Un altro posto nel mondo" sembra il pezzo più riuscito di quest'anno, un bell'esempio di pop elegante arricchito da un bel testo di Kaballà che conferma il momento felice dell'artista siciliano. In tema di testi, davvero bello quello scritto da Carlo Fava per il pezzo che canta insieme a Noa e al Solis String Quartet: ""Un discorso in generale" è un omaggio a De Andre e alla Francia degli chansonniers con un andamento teatrale e belle immagini poetiche per fare, con dolente ironia, "un discorso in generale sul disordine mondiale". I Sugarfree sono un altro dei nomi segnati in rosso dalle ragazzine cui è destinata una combinazione tra Bon Jovi, melodie sanremesi e "Amici" intitolata "Solo lei mi da". Per ciò che concerne il pubblico lo stesso discorso vale per gli Zero Assoluto, inquilini dei piani alti della classifica grazie a "Semplicemente": per non correre rischi "Svegliarsi la mattina" se fosse un film sarebbe un sequel. I Nomadi erano stati a Sanremo nel 1971: il loro atteggiamento non è cambiato di una virgola, continuano a cantare come se "Dio è morto" fosse uscita ieri e la loro "Dove si va" è doverosamente una delle poche occasioni dove si parli di Guerra. Poi ci sono I Ragazzi di Scampia con Gigi Finizio. Il mentore di questa performance è Gigi D'Alessio, il testo invece l'ha scritto Mogol (i due sono anche i tutor della Tatangelo). A oggi ancora non è stato deciso se all'Ariston verra' proposto quello in napoletano o, come vorrebbe il regolamento, quello in italiano. Il problema è un altro e cioè che "Musica e speranza" è la versione in musica dei quadri a olio con il Vesuvio o del fiasco impagliato di Chianti. Siamo sicuri che la musica della Napoli di oggi sia il Sud America tipo Cacao Meravigliao? Fonte: ANSA |
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