5 February 2009

Noa's concert in Palermo (Sicilia, Italy)

Noa / Gil Dor Ouverture “Noa”
Leah Goldberg / Noa / Gil Dor
3 Days
Noa / Gil Dor
Mishaela
Leah Goldberg / Noa / Gil Dor
He (Boi Kala)
Noa
I Don’t Know
Rachel / Noa
Uri
Alan Parsons / Eric Woolfson
Eye In The Sky
Noa / Gil Dor
Child Of Man
Gil Dor
Assolo
Tradizionale yemenita Yuma
Pasquale Bongiovanni / Giuseppe De Luca ‘A cartulina ‘e Napule
E.A. Mario [Giovanni Ermete Gaeta] Santa Lucia luntana
Richard Rodgers / Lorenz Hart My Funny Valentine
Gioachino Rossini / Cesare Sterbini Una voce poco fa
Leonard Bernstein / Richard Wilbur et al. Glitter And Be Gay
Leah Goldberg / Noa / Gil Dor Keren Or oce


Noa e l'Orchestra del Teatro Massimo di Palermo inaugurano la Stagione di concerti 2009 Pubblicato: Feb 3, 2009

La Stagione concertistica 2009 del Teatro Massimo si inaugura giovedì 5 febbraio alle ore 20.30 con “Classic & Different”, concerto che vedrà impegnati l'Orchestra del teatro palermitano diretta da Ilan Mochiach con protagonista la popstar Noa e la partecipazione del chitarrista e compositore Gil Dor.

La cantante, nota a tutti per l'impegno che da sempre la vede schierata a difesa della pace e in favore del dialogo israelo-palestinese, interpreterà un programma impaginato a sottolineare come la musica permetta un peculiare dialogo tra le culture, i secoli e i generi. Sono previsti brani tratti dal repertorio classico occidentale accanto a pagine celebri del musical americano, della canzone napoletana e del repertorio tradizionale yemenita al quale Noa si ricollega per appartenenza familiare.

Il progetto “Classic & Different” è nato insieme alla Israel Philharmonic Orchestra più di dieci anni fa come iniziativa divulgativa per il pubblico giovane. “Classic & Different” è anche una sorta di autobiografia in musica, dove Noa mostra tutte le influenze che ne hanno plasmato la personalità artistica. «Cantare per me è come pregare. è grazie alla mia voce che riesco a esprimere la mia anima e la mia identità culturale». Da più di diciassette anni Achinoam Nini (che in ebraico significa “sorella di pace”) in arte Noa, israeliana di Tel-Aviv, utilizza il canto e la musica come strumento di contatto tra identità diverse. I suoi concerti spesso delineano un viaggio a ritroso nelle proprie origini, sulle tracce dei nonni, ebrei yemeniti.

«In ogni luogo sono riuscita a superare barriere di religione, di linguaggio, di cultura. E ogni volta che vedo persone così diverse unite dalla mia voce mi sale nel cuore la speranza per il genere umano e per il futuro. Canto in tre lingue: ebraico, yemenita e inglese; fondo tre culture diverse e ballo perfino una danza tradizionale; tutto per raccontare per raccontare una storia: la mia. E nonostante sia una vicenda molto personale – perché in fondo racconto il mio percorso familiare – cantandola incredibilmente essa diventa una storia universale, condivisa e sentita da tutti». La voce di Noa dà corpo e anima all’Israele del dialogo; i suoi concerti sono un inno alla riconciliazione e al riconoscimento dell’altro da sé; le sue parole riflettono l’angoscia, i dubbi, i timori e le speranze di chi, oggi, crede nella pace.

Davanti al pubblico di tutti i continenti, di tutte le razze e di tutte le religioni, Noa canta il valore della vita e l’importanza del dialogo, valori che non si perdono nel sangue e nell’odio: «valori in cui continuo a credere profondamente e per i quali continuo ad adoperarmi come meglio posso: è un impegno necessario per continuare a vivere, per non deprimersi, per ricavare da se stessi energie positive. Non bisogna arrendersi alla sete di vendetta ma inseguire sempre la riflessione e il sorriso come strumenti per commuovere chi ci ascolta.
è nato insieme alla Israel Philharmonic Orchestra più di dieci anni fa come iniziativa divulgativa per il pubblico giovane. “Classic & Different” è anche una sorta di autobiografia in musica, dove Noa mostra tutte le influenze che ne hanno plasmato la personalità artistica. «Cantare per me è come pregare. è grazie alla mia voce che riesco a esprimere la mia anima e la mia identità culturale». Da più di diciassette anni Achinoam Nini (che in ebraico significa “sorella di pace”) in arte Noa, israeliana di Tel-Aviv, utilizza il canto e la musica come strumento di contatto tra identità diverse. I suoi concerti spesso delineano un viaggio a ritroso nelle proprie origini, sulle tracce dei nonni, ebrei yemeniti.

«In ogni luogo sono riuscita a superare barriere di religione, di linguaggio, di cultura. E ogni volta che vedo persone così diverse unite dalla mia voce mi sale nel cuore la speranza per il genere umano e per il futuro. Canto in tre lingue: ebraico, yemenita e inglese; fondo tre culture diverse e ballo perfino una danza tradizionale; tutto per raccontare per raccontare una storia: la mia. E nonostante sia una vicenda molto personale – perché in fondo racconto il mio percorso familiare – cantandola incredibilmente essa diventa una storia universale, condivisa e sentita da tutti». La voce di Noa dà corpo e anima all’Israele del dialogo; i suoi concerti sono un inno alla riconciliazione e al riconoscimento dell’altro da sé; le sue parole riflettono l’angoscia, i dubbi, i timori e le speranze di chi, oggi, crede nella pace.

Davanti al pubblico di tutti i continenti, di tutte le razze e di tutte le religioni, Noa canta il valore della vita e l’importanza del dialogo, valori che non si perdono nel sangue e nell’odio: «valori in cui continuo a credere profondamente e per i quali continuo ad adoperarmi come meglio posso: è un impegno necessario per continuare a vivere, per non deprimersi, per ricavare da se stessi energie positive. Non bisogna arrendersi alla sete di vendetta ma inseguire sempre la riflessione e il sorriso come strumenti per commuovere chi ci ascolta.

Particolare importanza riveste la nuova stagione sinfonica 2009: sul palcoscenico, all’Orchestra del Teatro Massimo guidata da celebri direttori quali James Conlon e Jeffrey Tate si alterneranno due compagini internazionali come l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo con Jurij Temirkanov e la Israel Philharmonic Orchestra con Riccardo Muti. Fra gli ospiti al fianco dell’Orchestra del Teatro, anche artisti di confine, beniamini di un pubblico meno tradizionale, come la cantante israeliana Noa, l’eclettico performer Elio e il compositore e pianista Giovanni Allevi.

This post is dedicated to Mariangela & Maurizio

Noa (Achinoam Nini) Nata in Israele da genitori yemeniti e cresciuta negli Stati Uniti, si è presto trasferita a Tel-Aviv dove, durante il servizio militare, ha iniziato a cantare in pubblico. Ha studiato alla Rimon School of Jazz and Contemporary Music, fondata, fra gli altri, da Gil Dor, col quale si esibisce sin dal 1991, per poi incidere il suo primo album, Noa, nel 1994, prodotto da Pat Metheny. Sempre nel 1994, a sostegno della nascita di uno Stato Palestinese, ha cantato in Piazza San Pietro, alla presenza del Papa e di oltre centomila persone, la sua versione dell’Ave Maria di Gounod, attirando il favore del popolo israeliano e l’opposizione della destra oltranzista e ortodossa; nello stesso anno è la prima cantante israeliana invitata al Festival palestinese di Nazareth. Nel 1995 ha partecipato come ospite internazionale al Festival di Sanremo e raggiunto la vetta delle classifiche in Francia. Nel 1996 ha pubblicato il secondo album, Calling, cui è seguito, nel 2000, Blue Touches Blue. Partner di Al Di Meola, Riccardo Cocciante, Pino Daniele, Sting, Carlos Santana, Joan Baez e altri grandi artisti, ha cantato nelle colonne sonore di film di Luc Besson, mentre Roberto Benigni e Nicola Piovani le hanno chiesto d’interpretare “Beautiful That Way” sul tema di La vita è bella. Dal 2003 è Ambasciatrice della FAO nel Mondo. Nella primavera del 2008 è uscito il suo nuovo album Genes & Jeans. Il 14 maggio 2009 rappresenterà per la prima volta Israele all’Eurofestival di Mosca, dove si esibirà con la palestinese Mira Anwar Awad: insieme canteranno in ebraico, arabo e inglese, come ulteriore invito al dialogo e alla coesistenza pacifica fra i popoli. Ilan Mochiach Nato a Tel-Aviv, ha studiato alla New York University. Compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, è fra i fondatori della Rimon School of Jazz and Contemporary Music di Tel-Aviv. Insegna alla Jerusalem Academy of Music and Dance e ha diretto numerose orchestra internazionali, fra le quali l’Orchestra Arturo Toscanini, l’Orchestra del Maggio Musicale e l’Orchestra Regionale della Toscana, la Israel Philharmonic e la San Francisco Orchestra. Questo primo concerto della Stagione riassume lo spirito programmatico che sottende all'intero cartellone e che ne ha decretato l'alto apprezzamento del pubblico: nel calendario si alterneranno gli appuntamenti con il repertorio classico-romatico sotto le bacchette di Riccardo Muti, Lorin Maazel, James Conlon e Jeffrey Tate ma anche proposte meno convenzionali come nel caso dei concerti di Noa, Giovanni Allevi ed Elio. Inoltre appuntamento con l'opera in forma di concerto, Faust di Gounod con Andrea Bocelli per la prima volta nel ruolo del protagonista. Esauriti prestissimo gli abbonamenti, anche i biglietti singoli sono stati quasi tutti venduti nei primi due giorni di botteghino. Sold out il concerto di Giovanni Allevi. Pochissimi i posti per quello di Riccardo Muti

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